zanica

Senica è un'altra vallata pesantemente segnata dalla guerra. Siamo informati dell'esistenza di un percorso ad anello di 20Km ca. ad una quota variabile tra i 100-250mt sopra il villaggio. Lo proviamo. Risulta chiaro che questa eccellente escursione ad anello da Mtb è un percorso utilizzato durante la guerra per sfuggire dalle ripetute incursioni. Il villaggio, meglio la città di Senica, contava circa 10mila abitanti ed era una rilevante meta turistica. Ora ne vivono a malapena 3mila. Il villaggio a tre Km che la precede, Boljangi, è stato teatro di un vero e proprio genocidio

puntualmente ricordatoci da alcuni manifesti esposti.
Pedaliamo in direzione Jajce. Una enorme segnalazione ci avverte che “siete entrati nella Repubblica Serba”, in realtà è la Repubblica Serba di Bosnia con capitale Banja Luka (vedi accordi di Dayton).
Raggiungiamo Jajce (si legge Jaitze) che significa piccolo uovo e che presenta una cascata di 21 metri. Arriviamo al camping per caso notando una serie di piccole e originali casupole in legno a palafitta presenti sul fiume che esce dal lago Pliva. Contrariamente alle aspettative Jaice non ci entusiasma. Il mattino del 3 agosto rimontiamo le nostre bici in direzione Travnik, l'antica capitale bosniaca.
Tramite breve summit decidiamo di evitare il traffico e salire il Karaoula Pass stimato a 1180mt. Sappiamo di trovare sterrato, il famoso makadam, e così sarà per ben 17Km ca di salita. Inoltre per ben tre volte senza sapere se andare a destra o sinistra. All'ultimo paesino (6 case, veramente sei case!) conosciamo una famiglia islamica. Chiediamo della voda (acqua) che vediamo scorrere da un rubinetto in mezzo al prato. Notiamo un notevole numero di arnie e il passo al med, al miele, è immediato. Entriamo in cantina. Direttamente dal decantatore lo preleva; ma la decantazione non è terminata per cui il miele rimarrà un po' sporco. Usciamo e ci viene offerto dell'altro miele direttamente dal favo non ancora smielato. Lo sputo finale della cera sentenzia l'inesorabile termine del prelibato succo dell'ape.
Qui siamo a 1050 mt, il Karaoula Pass è praticamente fatto. Balle!! saliamo con il makadam a tratti davvero impossibile. Ricordiamolo: stiamo pedalando con appresso borse e tenda per un peso di 45 Kg circa, più il sottoscritto!
Laura sbofonchia. Caldo e fatica. Caldo, fatica e la sensazione di strada ignota o, peggio, errata... invece non sbaglieremo mai strada e gli ultimi 100mt ci regalano una pendenza del 16% su sterrato, e così fu. Karaoula Pass mt 1220 sul mio altimetro. Il tanto agognato panorama ripaga subito. Un maestoso silenzio intervallato dall'eco vociante di bambini lontani chissà quanto e dove. E nella vallata sottostante un esilissimo minareto che come sempre più spesso ci regala una sensazione davvero unica. Paesaggi alpini verdissimi con i bianchissimi e affusolati simboli islamici dai quali il muezzin ricorda l'ora della preghiera. Be', formidabile!

Travnik, l'antica capitale bosniaca
Travnik significa città coperta d'erba. Arrivandoci si nota la città vecchia – Stari Grad – numerose moschee e un incredibile profumo di carne arrosto. Ci infiliamo a Plava Voda segnalataci da un bosniaco conosciuto per strada; è una sorta di area adibita a ristoranti e caffè che sfruttano la bellezza di un purissimo torrente dall'impetuosa acqua scorrere a valle. Andiamo a cena scoprendo del perché di cotanto arrostir di carne. Sono i Cevapcici o semplicemente Cevap servito col pane lepina. Solo il pane è letteralmente un capolavoro. Più volte lo acquisteremo nelle pekara. L'atmosfera di Travnik merita due parole. Tra il potente e sonoro invito dei muezzin alla preghiera si convive con vertiginose minigonne delle ragazze. Un via vai tipico del tacchinaggio giovanile, gente ai caffè o nelle cevapberie, sangue vitale scorre nella arteria principale di Travnik.
In serata si scatena un mezzo nubifragio. Al mattino non piove ma il cielo promette solo pioggia. Per Zanica ci rimettiamo in sella per le 11 arrivandoci presto. La città è un enorme agglomerato sorto attorno un'enorme acciaieria che occupava 10mila persone, ora non più. Breve visita al mercato centrale e poi in direzione Smetovi, a 6 Km dal centro. Queste le indicazioni ricavate da internet. A Smetovi c'è un camping, presso il complesso ecoturistico chiamato Scorpio. Individuata la strada la impegniamo: prima indicazione 20% di pendenza