Gentile Ambasciatrice Brunella Borzi Cornacchia,
immagino sarà già stata informata della difficile situazione che stanno vivendo due italiani, una coppia, lì a Bratislava dalla notte di domenica su lunedì. Derubati delle biciclette parcheggiate fuori della tenda dove si erano da poco ritirati per riposare, dopo il viaggio in treno dall'Italia. Ancora qualche ora e avrebbero cominciato con la visita alla capitale un viaggio di tre settimane dentro il cuore dell'Europa fino a Cracovia. Sulle antiche rotte dell'ambra, come hanno scritto nel loro programma.

Un viaggio per conoscere popoli e culture (e farli conoscere,tramite video-documentario autoprodotto) quindi con un atteggiamento sempre pronto all'incontro, al dialogo, allo scambio. Proprio per questo il loro mezzo di trasporto non poteva che essere la bicicletta. Mezzo di trasporto e di esperienza, insostituibile. Ora, chiunque è in grado di capire che la sua privazione, per i nostri due amici, non è quantificabile nel suo controvalore in moneta ma costituisce un vero dramma. Le due bici sono state preparate con infinita cura, allo stesso modo del viaggio che ora rischia di svanire con esse. Forse, sapendo ciò, gli stessi ladri capirebbero di aver puntato alle bici sbagliate e vorrebbero tornare sui propri passi..

Signora Ambasciatrice, se dalla comunità ciclistica e civile di Brescia ci rivolgiamo a lei, è perché crediamo possa raccomandare alle autorità di Bratislava di non considerare persa in partenza - come si può immaginare avvenga di solito-la ricerca di queste due bici.

Se così fosse, a perderci non sarebbe solo la nostra coppia di amici, e i tantissimi che ormai aspettano i loro ciclo-racconti sinceri e curiosi, esempio di moderno viaggiare. Patirebbe un pò anche l'immagine della Slovacchia agli occhi di quanti venissero a conoscenza dell'episodio, piccolo in sé ma altamente simbolico. Adatto a diventare un titolo estivo sulle pagine di giornali nazionali.

Confidiamo che sia fatto tutto il possibile perché i nostri due amici possano riprendere presto il loro programma.

Grazie. Cordiali saluti

Gino Ferri