In bici raggiungiamo Poprad da cui l'intenzione di spostarci in treno per guadagnare una 40ina di kilometri. A Poprad Laura acquista un nuovo caschetto. Il glorioso Selev biancorosso ha terminato la propria vita consunto dall'uso. Saliamo sul trenino e dopo 40 min. raggiungiamo Toporec.

Scendiamo e iniziamo a pedalare verso il confine polacco per Cerveni Klastor. Dopo tre kilometri in bici, stop per una Kofola e sotto la tettoia del bar in cui la beviamo riprende la pioggia. Torrenziale. Qui ove ora siamo fermi non esiste posto in cui sostare per la notte. Sono le 17:15 e davanti abbiamo 21 Km e un passo a 870metri (noi siamo a 500mt). Non abbiamo alternative. Fuori gli indumenti antipioggia e via, su per il valico, su questa strada dissestata, e devastata da enormi buche, nei tempi antichi era una delle vie da cui la preziosa resina fossile raggiungeva il Sud Europa per essere lavorata. Ma questo pensiero non riesce ad illuminare la condizione meteo e il nostro morale. Valichiamo. Piove e fa freddo. Giù in picchiata con le nuove bici e coi copertoni davvero eccellenti per tenuta e i freni a disco che continuano a stupirmi per affidabilità e precisione.

 

 

 

una tra le più buone birre mai bevute dal sottoscritto: la Zlaty Bažant

 

Fa un freddo cane e quando moccoli e santi volano un po' ovunque ecco apparire sulla destra un campeggio prima del previsto. Stop immediato! Montiamo la tenda su qualcosa che dovrebbe essere erba. Forse lo era, ma con tutta la pioggia di queste settimane abbiamo la più che netta percezione di piazzare la nostra tendina in un acquario di alghe. Le scarpe ormai non le usiamo più. Zuppi camminiamo a piedi nudi nell'acqua. Fortuna vuole che il Restauracia vicino al camping è effettivamente re-staurante e ci consegna una pantagruelica cena con ben un litro della birra Slatý Bažant nera conosciuta grazie a Ignazio a Piestany. Per il sottoscritto probabilmente la miglior birra mai bevuta prima.

  A due passi dalla Polonia su una delle antiche rotte dell'ambra - qui a Spisska Stara Ves